La scorsa domenica 26 gennaio 2025 i volontari del CCDU (Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani) hanno organizzato un banchino informativo in Piazza Santa Maria Novella, nel centro di Firenze.
I volontari hanno distribuito il materiale informativo del CCDU ai fiorentini passanti e ai turisti, sul soggetto degli psicofarmaci e degli abusi psichiatrici.
Sul soggetto degli abusi psichiatrici c’è pochissima informazione: molti credono, ad esempio, che in Italia non si pratichi più l’elettroshock, e che gli abusi psichiatrici siano casi estremamente rari. La realtà è del tutto diversa.
Il presupposto fondamentale di ogni cura medica è infatti il consenso informato: il paziente ha il diritto di ricevere informazioni dettagliate sulle cure che gli vengono proposte, e deve fornire un esplicito consenso. L’elettroshock, che molti credono appartenere al passato, viene tuttora praticato in Italia, regolamentato dalla cosiddetta “Circolare Bindi - una circolare ministeriale del 1999 a firma di Rosy Bindi - che ne limita fortemente il campo di applicazione, mette in guardia contro una serie di effetti contrari, e richiede in maniera esplicita (evidentemente il ministro Bindi riteneva opportuno ribadirlo) la necessità di consenso informato.
L’elettroshock (oggi eufemisticamente ribattezzato Terapia Elettroconvulsivante) consiste nello scaricare nel cervello del paziente una notevole quantità di energia elettrica, ma non è l’unica pratica psichiatrica controversa. Gli effetti collaterali di molti farmaci psichiatrici, le cui vendite sono spinte dalla lobby farmaceutica multimiliardaria, sono ben documentati nella letteratura scientifica, ed è ancora in uso nel Belpaese la pratica della contenzione (non più di sei mesi fa una giovane è addirittura morta carbonizzata mentre si trovava con polsi e caviglie legate a un letto di contenzione psichiatrica presso l’ospedale di Bergamo). Per questo il CCDU ritiene quanto mai opportuno mettere l’accento sull’aggettivo “informato”.
Il filosofo ed umanitario L. Ron Hubbard afferma: “I diritti umani devono essere resi un fatto, non un sogno idealistico”
INFORMATI, è un tuo diritto ma è soprattutto un tuo dovere verso chi dovresti proteggere
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