Sui media si è parlato molto del “caso Genovese”, un imprenditore arrestato per stupro di una 18enne. Il caso ha fatto scalpore non solo per il fatto che in sé è molto grave, ma anche perché l’autore della violenza si è giustificato l’atto criminale dicendo “È la droga che mi fa fare dei casini, io sono sano. Prendo 3-4 grammi di coca al giorno”.
Che la droga alteri la mente e il comportamento è noto, ma la cocaina non entra da sola nel corpo: chi la assume è ben consapevole dei suoi effetti, tanto più che lo stesso imprenditore confessa candidamente di sniffarla tutti i giorni. Ma l’aspetto più grave di questo caso è l’uso che sarebbe stato fatto della droga, che va ben oltre lo sballo personale: l’imprenditore avrebbe drogato la ragazza allo scopo di violentarla.
La giovane ha dichiarato che alla festa dove sono avvenuti i fatti “C’erano dei piatti da cui tutti potevano prendere cocaina e cocaina rosa. In qualsiasi festa della notte a Milano la trovi, ma non così tanta. Ho solo alcuni flash di quello che è accaduto. Avevo la sensazione che fosse successo qualcosa, ma era tutto talmente assurdo che ho pensato che fosse impossibile. Poi hanno cominciato a sovrapporsi i ricordi, i dolori, le manette, lui che si comportava in modo violento e voleva ancora costringermi ad assumere droga. ‘Pippa’, diceva. Ho capito che ero in pericolo di morte e ho mandato messaggi alla mia amica con il telefonino.”
Probabilmente la ragazza non sarebbe finita in quella situazione pericolosa se fosse stata alla larga da festini dove circolava la droga. È vitale che l’informazione e la prevenzione sulla droga siano fatte su ampia scala e precocemente, in modo che i giovani, più consapevoli, decidano di tenersi lontani da quegli ambienti.
“Un Mondo Libero dalla Droga” è un’associazione internazionale che si batte per ottenere una società nel quale la droga e l’alcool non costituiscano più una piaga sociale. I volontari dell’associazione credono che un giovane informato sui pericoli degli stupefacenti possa decidere, pensando con la propria testa, di stare alla larga da qualsiasi ambiente dove si faccia uso di droga o se ne promuova l’uso. Un giovane informato si rifiuterà anche di assumere gli psicofarmaci, in quanto sarà al corrente che si tratta di droghe, altrettanto dannose come quelle spacciate in strada.
Le attività di “Un Mondo Libero dalla Droga” consistono nell’andare nelle scuole e raccontare ai ragazzi la verità sulla droga: lezioni di due ore che includono video, dati scientifici, dati statistici e testimonianze. Un ragazzo informato sulla droga molto difficilmente ne diverrà schiavo. Anche da adulto, si rifiuterà di diventare un tossicodipendente di sostanze legali o illegali.
La Chiesa di Scientology sostiene la campagna di “Un Mondo libero dalla Droga” fin dalla sua fondazione: la lotta all’abuso di sostanze stupefacenti è una delle principali campagne sociali della Chiesa. Il fondatore di Scientology, L. Ron Hubbard, ha affermato: “L'arma più efficace nella guerra contro la droga è l'educazione.”